Oleolito di Iperico

6 Ottobre 2014
fattiamano

I benefici dell’oleolito di iperico

L’iperico (Hypericum perforatum) o Erba di San Giovanni e’ una pianta perenne che cresce in Europa. E’ chiamata cosi’ perche’ i suoi fiori si raccolgono il 24 giugno, il giorno di San Giovanni. Tradizionalmente la pianta veniva utilizzata per scacciare il male. Il giorno di San Giovanni un mazzo di iperico veniva appeso nelle case e sulle icone religiose. Ma l’erba di San Giovanni e’ molto amata per i suoi benefici terapeutici. Oltre ad essere utile per chi soffre di stati d’animo bassi, l’oleolito possiede ottime proprieta’ idratanti, calmanti, cicatrizzanti e disinfiammanti. Da sempre usato per le scottature solari e da fuoco, per rash cutanei e alcuni eczemi. E’ ottimo utilizzato puro sulle punture di insetto per disinfiammare e togliere il prurito. 
E’ facile realizzare in casa un bel oleolito rosso scuro
, che potete utilizzare direttamente sulla pelle o aggiungerlo alle vostre creme.

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Quando e come raccoglierlo

Tutto cio’ che serve e’ un mazzone di iperico fresco appena raccolto, un ambiente pulito, un barattolo asciutto con un coperchio nuovo e dell’olio biologico (ottimo l’olio di mandorle dolci, l’olio di vinacciolo, di girasole, di mais oppure olio extra vergine di oliva).
L’iperico fiorisce da meta’ giugno fino ad agosto o settembre ma i giorni migliori per raccoglierlo vanno dal 24 giugno a fine luglio. Uscite in una bella giornata di sole, il momento migliore e’ la tarda mattinata, quando i fiori sono appena stati asciugati dalla rugiada notturna, e andate a raccogliere questa magica erba. Non e’ necessaria la forbice, e’ sufficiente piegare il gambo raccogliendo solo il quarto superiore della pianta con le mani. Questo permettera’ alla pianta di continuare a crescere e rifiorire l’anno sucessivo.
E’ importante saper riconoscere l’erba di San Giovanni.
Cresce nei campi soleggiati e sui bordi delle strade, cosi’ come in semi-ombra. In realta’ e’ facilmente identificabile con l’aiuto di una buona guida. La cultivar che si utilizza e’ conosciuta botanicamente con il nome di Hypericum perforatum, “perforatum” del nome della specie riferendosi a piccole ghiandole traslucide sparse per le sue foglie.
Altre specie di Hypericum non hanno le qualita’ e quantita’ di principi attivi necessari a preparare un buon oleolito, quindi, anche se disponete di una bella pianta di iperico ornamentale, resistete alla tentazione di usarla per fare il vostro oleolito, eviterete risultati deludenti.
Non raccogliete le piante vicino a strade trafficate contaminate dal piombo, metalli pesanti e altre sostanze chimiche.

Come fare l’oleolito di iperico

Una volta a casa staccate i boccioli e i fiori (anche quelli piu’ piccoli) uno ad uno e metteteli nel barattolo fino a riempirlo quasi completamente. Aggiungete l’olio fino a coprire tutto il materiale vegetale. Con uno stecchino fate uscire le eventuali bolle e chiudete il barattolo. Etichettate con nome, data, e il tipo di olio utilizzato.
Lasciare il barattolo in penombra per almeno 6 settimane. Non aprite il barattolo ma agitatelo un poco 2, 3 volte la settimana.

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Una volta pronto (l’olio deve essere bello rosso scuro) filtrate con un colino a maglie fini o una garza e riponete il vostro barattolo al buio in luogo fresco. In estate meglio tenerlo in frigorifero nel reparto del fresco. In questo modo il vostro olio durera’ qualche anno.

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